Col tempo si manifestarono i primi segnali di crisi ed alcuni giacimenti si esaurirono: si susseguirono le chiusure dei cantieri di Malzas (ottobre 1960), Comba
All’inizio degli anni ’80 si abbandonò l’estrazione della grafite con la chiusura delle miniere dapprima di Inverso Pinasca ed infine di San Germano Chisone (1984). Sul finire dello stesso decennio iniziò il progressivo esaurimento di tutti i cantieri di talco in sinistra orografica (Fontane) e l’attività si concentrò sempre più sul versante opposto (Crosetto).
Siamo ormai nel 1990 quando alla Società “Talco e Grafite Val Chisone” subentra il gruppo francese “Talc de Luzenac – Luzenac Val Chisone” che rivoluziona radicalmente tutti i settori della lavorazione con l’introduzione di nuove tecnologie e l’apertura a Pomeifré, nel 1995, di una nuova galleria denominata “Rodoretto”.
Nel 1995 si chiudono definitivamente anche i cantieri della Gianna e nel 2002 quelli di Crosetto.
Dal febbraio 2006
"Minatori in cantiere" | "Miniera Rodoretto (Prali)" |